Vogue, Francesca Reboli

Francesca Reboli della prestigiosa testata Vogue ci ha dedicato un bellissimo articolo. La versione on line è a questo LINK.

L’arte del collage vintage
Arte, moda e costume. Vezzi e virtù delle italiane anni 50 reinterpretati nelle opere di Maria Grazia Preda. Con un messaggio molto contemporaneo.

Leggevano “Bonjour tristesse” della Sagan, copiavano i tailleur avvitati e le gonne a ruota dalle riviste femminili, non uscivano senza cappello, prese nella contraddizione, ancora in germe, tra desiderio di indipendenza e obblighi di mogli e madri. Erano le italiane degli Anni 50, orizzonte epocale in cui tutto sembrava ancora possibile.
Avevano grazia ed eleganza. Erano un’avanguardia di stile. Uno stile da salvare che, più o meno sommerso o manifesto, ancora sottende il nostro modo post femminista di approcciarci all’armadio. Che cosa mi metto per essere “a posto”? A posto, ammodo, adeguata, elegante, mai overdressed. Di questo agognato esercizio di equilibrio, le signore anni 50 erano maestre e modelli, canoni validi una volta per sempre.

Ancora ci ispirano, infatti. Con le proporzioni impeccabili di spalle e fianchi, con quella femminilità discreta, sottotraccia, ma pronta a rivelarsi. Ispirano anche il lavoro di Maria Grazia Preda, artista che si è inventata un genere: il collage vintage. Con le sue forbici “danzanti” ritaglia immagini, parole, fotografie dai femminili d’epoca per poi “montarli”, ricontestualizzati, nei collage. Così foto di perfette signorine bon ton, sempre sorridenti e fiduciose, sono accostate a claim contemporanei, come “La ragazza che NON cercava marito. Nuova in Italia”; “L’intelligenza è tutto” o “Voglio un uomo. In cucina”. Il risultato è soavemente ironico, delicatamente pungente e venato di nostalgia dolce e indulgente. Non certo per come eravamo – represse, non ancora liberate – ma per quell’allure classica che oggi, dall’alto della nostra indipendenza, possiamo rivendicare tra i fondamentali dello stile.

Costume, moda, pubblicità, manie collettive: Maria Grazia Preda ci porta in un mondo che non esiste più, attualizzandolo con il suo humour, coniugando divertimento e critica con grande classe. Per conoscere il suo lavoro, l’appuntamento è a Bologna, dove si possono vedere 40 collage, tutti dedicati al tema dell’amore.

Informazioni

“Sì, ti sposo, incredibile ma vero”
Cavallo Spose (ex Atelier Corradi, via Rizzoli 7, terzo piano), Bologna
3-31 dicembre – dalle 10.00 alle 13.00 , dalle 16.00 alle19.00
L’iniziativa sostiene l’associazione KOMEN Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, che opera nella lotta ai tumori del seno.